Oltre al Giardino
Colore e corpo sono memoria di un passaggio.
Mi ritrovo nel godimento creativo di una danza estatica.
Tra macchie, pozze d’acqua, sudore e colore, mi muovo lasciando traccia del movimento.
E’ un fiore che sboccia.
In questo processo perdo i confini, sono libera, sono in un luogo selvaggio e delicato, sono ovunque e da nessuna parte nel medesimo istante. Così i dipinti appaiono sempre più rarefatti; vuoti e pieni non esistono più separatamente, vivono contemporaneamente oltre la dualità del mondo.
Mi allontano dal dipinto e vedo fiori come galassie, universi invisibili forse non ancora scoperti e mi chiedo: chi li ha dipinti?
Francesca Nobile
" Contemplando il sorgere e lo svanire degli elementi dell'esistenza fenomenica, gioisci realizzando l'eterno."
Dhammapada